FREEDOM FOR REZA SHAHABI
L'appello dei compagni iraniani lavoratori della compagnia di Bus di Theran
---------- Forwarded message ----------
From: syndica vahed <vsyndica@gmail.com>
Date: 2017-12-17 14:21 GMT-05:00
Original Text: http://vahedsyndica.com/archive/3052
LA VITA DI REZA SHAHABI È IN PERICOLO!!
APPELLO DEL "SINDACATO DI TEHRAN BUS WORKERS" AI LAVORATORI E ALLE
ORGANIZZAZIONI DI LAVORO IN IRAN E IN TUTTO IL MONDO
La vita di Reza Shahabi è messa in pericolo dal suo continuo confinamento!
Il sindacato degli impiegati di autobus di Teheran invita tutti i lavoratori e le organizzazioni
sindacali in Iran e in tutto il mondo ad attivarsi per salvare la vita di Reza Shahabi!
Il Sindacato dei lavoratori di autobus di Teheran è stato un bersaglio di persecuzioni comtinue dalla
sua costituzione nel 2005, con molti dei nostri membri incarcerati o espulsi dal lavoro.
Reza Shahabi, membro del consiglio di amministrazione di Vahed syndicate, è stato incarcerato nel
giugno 2010 e a causa delle gravi percosse da parte di agenti dell'intelligence, durante il suo arresto
e durante gli interrogatori, ha dovuto passare attraverso due massicce operazioni chirurgiche per il
collo e per il midollo spinale, passando così una parte della sua pena in congedo medico.
Paradossalmente, dopo che Reza Shahabi ha scontato la sua pena detentiva per i successivi sei anni,
il procuratore distrettuale di Teheran ha affermato che una parte del suo congedo medico, per tre
mesi, non era stato approvato ufficialmente e che quindi doveva tornare in prigione a scontare quei
mesi di pena detentiva.
Shahabi accettò di tornare in prigione per tre mesi per impedire la confisca delle sue proprietà e
ripercussioni anche peggiori; tuttavia, dopo la sua nuova incarcerazione il 9 agosto 2017, i
funzionari hanno dichiarato il suo intero congedo per malattia come assenza e lo hanno informato
che avrebbe dovuto trascorrere ancora 968 giorni aggiuntivi in prigione; annullando la dichiarazione
di rilascio che gli era invece già stata notificata il 23 agosto 2015.
Dopo uno sciopero della fame di cinquanta giorni da parte di Reza Shahabi, che ha portato a diffuse
proteste in Iran e in tutto il mondo, le autorità di intelligence e giudiziarie hanno promesso alla
famiglia di Shahabi che avrebbero affrontato con urgenza le sue richieste, ma nelle ultime settimane
hanno fatto pressioni su Shahabi per porre fine alla sua attività sindacale e ai suoi sforzi in difesa
dei diritti dei lavoratori.
Shahabi, tuttavia, ha resistito a tali pressioni e insistentemente ha insistito sulla sua posizione, in
difesa dei diritti dei lavoratori, per organizzazioni sindacali e sindacati indipendenti e non ha ceduto
sotto tutte le molestie e le persecuzioni imposte a lui durante l'incarcerazione.
Durante l'ultima visita della famiglia di Reza Shahabi con lui il 13 dicembre 2017, il lato sinistro
della sua faccia era cadente e aveva gli occhi infossati; il medico del carcere gli ha detto che ha
avuto un ictus ma non è stato nemmeno trasferito in un ospedale per esame diagnostici.
Sebbene anche prima del suo ictus i medici avevano avvertito che Shahabi non era in condizione di
sopportare una ulteriore incarcerazione e c'erano richieste specifiche da parte dei medici che
raccomandavano la sua libertà, Rezah non è stato rilasciato.
Va sottolineato che Reza Shahabi sta anche vivendo con una costante pressione sanguigna alta e
frequenti problemi medici ai piedi e ai reni.
Il sindacato di Vahed è seriamente preoccupato per la salute e il benessere di Reza Shahabi.
C'è una grande possibilità che se Shahabi non viene rilasciato molto presto la sua salute si
deteriorerebbe in modo significativo e la sua vita sarà in grave pericolo.
La continuazione dell'ingiusta e illegale detenzione di Reza Shahabi e della sua tenuta in ostaggio,
rappresenta un palese attacco ai diritti umani fondamentali e una violazione di tutte le convenzioni
internazionali del lavoro, riguardanti la libertà di associazione e l'attivismo operaio autonomo.
Pertanto, esortiamo tutti i lavoratori e le organizzazioni sindacali in Iran e nel mondo a compiere
azioni immediate e di emergenza per utilizzare appieno le loro capacità per salvare la vita di Reza
Shahabi e assicurare la sua liberazione immediata e incondizionata.
Vahed Syndicate ritiene tutti i funzionari governativi, in particolare l'intelligence e le autorità
giudiziarie, responsabili della salute e del benessere di Reza Shahabi.
Rafforzariiamo la solidarietà dei lavoratori in tutto il mondo!
SINDACATO DEI LAVORATORI DI TEHERAN E DELLA SUBURBS BUS COMPANY
(SINDACATO DI VAHED)
17 dicembre 2017 (Azar 26, 1396)
Email: vsyndica@gmail.com
Web: www.vahedsyndica.com
sabato 30 dicembre 2017
martedì 17 ottobre 2017
TUTTI PER UNO , UNO PER TUTTI
IL COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI
“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”
Come lavoratori
che partecipano al percorso unitario di lotta del Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27
Marzo 2015,
esprimiamo amarezza per la frammentazione che porterà anche i lavoratori dei
trasporti a dividersi in due distinti, ravvicinati e concorrenti, scioperi
generali del sindacalismo di base nelle prossime settimane, uno il 27 ottobre
ed uno il 10 novembre.
Come coordinamento nazionale autoferrotranvieri avevamo chiesto
un processo di collaborazione e coesione nel sindacalismo di base, già
all'indomani dello sciopero dei trasporti e della logistica del 16 giugno 2017,
a cui come coordinamento abbiamo partecipato aderendo all'appello dei
lavoratori Alitalia e dando un apporto significativo alla giornata di sciopero;
invece la disamina delle sigle ha generato per le prossime mobilitazioni, un
epilogo opposto.
La riuscita
degli scioperi del sindacalismo di base, che ad oggi è ancora lontano
dall'essere maggioritario nel paese, passa per la unità delle forze e dal
coinvolgimento anche di lavoratori non militanti e non sindacalizzati, che
temiamo invece non capiranno la situazione creatasi.
La questione
della rappresentanza che è oggi elemento di divisione nel sindacalismo di base,
deve essere ripresa e discussa insieme, anche in vista delle proposte di legge
che riporteranno tutti sullo stesso piano, per individuare contromisure comuni
e strumenti nuovi.
Auspichiamo la
migliore riuscita di entrambi gli scioperi che vedranno impegnati molti
lavoratori di questo coordinamento e ci impegneremo perché passi un unico forte
messaggio in difesa della libertà di
sciopero e dei diritti dei lavoratori. Unire i lavoratori resta la nostra missione, pertanto continueremo a organizzarci insieme per difenderci dagli attacchi speculativi che stanno schiacciando i nostri diritti e il nostro futuro. Per questo come coordinamento e come lavoratori dei settori trasporti, appalti, logistica, attraverso le assemblee nei posti di lavoro e nei territori, perseguiremo la costruzione di mobilitazioni unitarie per la qualità del Ccnl, per la sicurezza del lavoro, per la tutela dei posti di lavoro e magari per uno sciopero nazionale unitario, già per la prossima primavera!!
Cominciamo da subito a prendere consapevolezza di questa situazione.
Organizziamoci per difendere i diritti dei cittadini i salari e i posti di lavoro
UNITI SI PUO' UNITI SI VINCE
Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo
2015
Per Info e Iniziative del coordinamento:
e-mail:autoferrotranvieriuniti@gmail.com
giovedì 12 ottobre 2017
TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI

Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo
2015
“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”
Come lavoratori
che partecipano al percorso unitario di lotta del Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27
Marzo 2015,
esprimiamo amarezza per la frammentazione che porterà anche i lavoratori dei
trasporti a dividersi in due distinti, ravvicinati e concorrenti, scioperi
generali del sindacalismo di base nelle prossime settimane, uno il 27 ottobre
ed uno il 10 novembre.
Come coordinamento nazionale autoferrotranvieri avevamo chiesto
un processo di collaborazione e coesione nel sindacalismo di base, già
all'indomani dello sciopero dei trasporti e della logistica del 16 giugno 2017,
a cui come coordinamento abbiamo partecipato aderendo all'appello dei
lavoratori Alitalia e dando un apporto significativo alla giornata di sciopero;
invece la disamina delle sigle ha generato per le prossime mobilitazioni, un
epilogo opposto.
La riuscita
degli scioperi del sindacalismo di base, che ad oggi è ancora lontano
dall'essere maggioritario nel paese, passa per la unità delle forze e dal
coinvolgimento anche di lavoratori non militanti e non sindacalizzati, che
temiamo invece non capiranno la situazione creatasi.
La questione
della rappresentanza che è oggi elemento di divisione nel sindacalismo di base,
deve essere ripresa e discussa insieme, anche in vista delle proposte di legge
che riporteranno tutti sullo stesso piano, per individuare contromisure comuni
e strumenti nuovi.
Auspichiamo la
migliore riuscita di entrambi gli scioperi che vedranno impegnati molti
lavoratori di questo coordinamento e ci impegneremo perché passi un unico forte
messaggio in difesa della
libertà di
sciopero e dei diritti dei lavoratori.
Unire i lavoratori resta la nostra missione , pertanto continueremo a organizziamoci insieme per difenderci dagli attacchi speculativi che stanno schiacciando i nostri diritti e il nostro futuro. Per questo motivo come coordinamento e come lavoratori dei settori trasporti, appalti, logistica, attarverso le assemblee eni posti di lavoro e nei territori , perseguiremo la costruzione di mobilitazioni unitarie dei Ccnl, per la sicurezza del lavoro, per la tutela dei posti di lavoro e magari uno sciopero nazionale unitario, già per la prossima primavera!!
Unire i lavoratori resta la nostra missione , pertanto continueremo a organizziamoci insieme per difenderci dagli attacchi speculativi che stanno schiacciando i nostri diritti e il nostro futuro. Per questo motivo come coordinamento e come lavoratori dei settori trasporti, appalti, logistica, attarverso le assemblee eni posti di lavoro e nei territori , perseguiremo la costruzione di mobilitazioni unitarie dei Ccnl, per la sicurezza del lavoro, per la tutela dei posti di lavoro e magari uno sciopero nazionale unitario, già per la prossima primavera!!
COMINCIAMO DA SUBITO A PRENDERE
CONSAPEVOLEZZA DI QUESTA SITUAZIONE.
ORGANIZZIAMOCI PER DIFENDERE
I DIRITTI DEI CITTADINI I SALARI E I POSTI DI LAVORO
Cominciamo da subito a prendere
consapevolezza di questa situazione.
consapevolezza di questa situazione.
Organizziamoci per difendere i diritti dei cittadini
i salari e i posti di lavoro.
i salari e i posti di lavoro.
UNITI SI PUO’ UNITI SI VINCE


lunedì 9 ottobre 2017
COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI AL FIANCO DEI DIPENDENTI. ERICSSON , BANCA CARIGE, DEL ILVA, PERUGINA
AL FIANCO OPERAI DEL ILVA, DEI LAVORATORI DIPENDENTI ERICSSON ,
DIPENDENTI BANCA CARIGE
DIPENDENTI BANCA CARIGE
Non c'è pace per i dipendenti lavoratori e
operai di Ilva salta il tavolo al ministero.
Sciopero di 24 ore contro i 4mila esuberi: “Adesione totale in tutti gli
stabilimenti”
Non c’è pace per i
dipendenti Ericsson,
l’azienda annuncia 600 esuberi: la protesta dei lavoratori davanti al ministero
Non c’è pace per i
dipendenti di Banca Carige 2017-2020 dove il piano industriale prevede la riduzione di circa mille
dipendenti e la chiusura di circa 120 filiali
Non c’è pace per i
dipendenti della Perugina, i quali stanno
un vero proprio incubo dal Giugno 2017 , quando la Nestlè stessa conferma 340 dipendenti in
esubero e che guardano in faccia l'abisso.
Non c’è pace per gli italiani operai famiglie
pensionati , con un governo dichiarato
illegittimo dalla sentenza della Cassazione sentenza
n.1/2014 , che in queste ore trama altre mosse antidemocratiche presentando
il Rosatellum al fianco di
condannati indagati corrotti politica come Berlusconi, Verdini , non c’è pace
per questo paese.
Lavoratori scesi in queste ore in sciopero a difesa dei
loro diritti e ripetiamo diritti, e mai ci sarà finché avremo a che fare con
politici e padroni sindacati concertatavi come cgil cisl uil ugl che non
solo non rispettano gli accordi,
ma né propongo peggiorativi dove una volta firmati viene cancellata anche la
dignità dei lavoratori , cancellano diritti quando già i lavoratori versano lacrime e sangue.
In
queste aziende viene portato avanti un
attacco ai lavoratori come mai in precedenza, si fa ricadere sui lavoratori le responsabilità
dei disastri politici di questi anni , come sempre si continua a chiedere a lavoratori, e ai
cittadini continui sacrifici come se questi già non li stessero
facendo.
Una politica sempre più distante dagli interessi del Paese e dei
cittadini , una politica sempre più corrotta attaccata ai propri interessi e
agli interessi di questa Europa unita delle banche, non certo stiamo vivendo una
vera Europa Unita dei popoli..
Non ci sarà mai pace per i
lavoratori delle partecipate o dei servizi pubblici.Tutto sarà destinato a
peggiorare a causa di un sistema economico liberista votato all'autodistruzione
senza regole e senza rispetto degli esseri mani . Solo con una politica forte,
unita e sociale politic nuovi e liberi da condanne o rinvii a giudizio , potrà traghettarci fuori da queste sabbie mobili,
che tutto cannibalizza. Il Coordinamento 27 Marzo, da sempre è vicino a
dipendenti e utenti, perché lontano dai privilegi di casta e formato
esclusivamente da lavoratori ogni giorno sul campo, si stringe ai compagni in
lotta, deprecando la voluta strategia divisiva dei sindacati concertativi (su
tutti Cgil, Cisl e Uil) che continuano a mantenere le lotte divise per
comparti, CON IL LORO MOTTO DIVIDE ET IMPERA. O meglio sarebbe dire
"Dividi e uccidi".
Cominciamo da subito a prendere consapevolezza di questa
situazione.
Organizziamoci
per difendere i diritti dei cittadini i salari e i posti di lavoro.
I
lavoratori e i Sindacati di Base mobilitati per difendere lavoro e diritti
Il
coordinamento sempre presente, si rende subito disponibile a scendere in piazza ai
cortei e al fianco di tutti questi
lavoratori e dei cittadini
UNITI SI PUO’ UNITI SI VINCE



domenica 1 ottobre 2017
Reza Shahabi libero subito!
COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI 27
MARZO 2015
- LEADER OF THE ISLAMIC REPUBLIC
AYATOLLAH SAYED‘ALI KHAMENEI
- PRESIDENT
OF THE ISLAMIC REPUBLIC OF IRAN
HASSAN
ROUHANI
- THE
JUDICIARY OF THE ISLAMIC REPUBLIC OF IRAN – HIGH COUNCIL OF HUMAN RIGHTS
PERMANENT
MISSION OF THE ISLAMIC REPUBLIC OF IRAN TO THE UNITED NATIONS
- TEHRAN JUDICIARY
- TEHRAN BUS
COMPANY
- AL GRUPPO FSI S.P.A.
Amministratore
Delegato
- ITALIAN
GOVERNMENT
Italian Prime Minister
Italian Foreign Minister
Italian
Minister of Transport
- ITALIAN PARLIAMENT Italian President of the
Senate of the Republic segreteriagabinettopresidente@senato.it
Italian
President of Chamber of Deputies
Cc:
info@workers-iran.org
Il Coordinamento
Nazionale Autoferrotranvieri 27 marzo 2015 è un coordinamento nazionale di
lavoratori, che comprende numerosi sindacati italiani, del settore dei
trasporti. Stiamo scrivendo per protestare contro la continua persecuzione di
Reza Shahabi, membro del consiglio di amministrazione e tesoriere del sindacato
dei lavoratori della società di lavoratori di autobus di Teheran, che è stato
nuovamente incarcerato a partire dal 9 agosto 2017. Secondo l'ufficio del
procuratore, come dichiarato dalla moglie di Reza Shahabi, Shahabi deve restare
in carcere fino al 22 dicembre 2018. Reza Shahabi è stato già arrestato nel
giugno 2010 mentre era in viaggio, guidando un autobus; fu violentemente
aggredito in pubblico e incarcerato nel reparto della prigione di Evin 209. Dopo
aver trascorso 19 mesi in isolamento, è stato condannato a sei anni di
detenzione, con divieto di qualsiasi attività sindacale per cinque anni e una
multa di sette milioni e mezzo.
A causa di un grande stress fisico e di torture durante le interrogazioni, Reza Shahabi ha sofferto di dislocazione posteriore e del collo e ha dovuto andare sotto la chirurgia due volte ed ha anche sofferto di problemi cardiaci. Va notato che durante la sua lunga prigionia Reza Shahabi ha dovuto ricorrere allo sciopero della fame, quattro volte, per protestare contro la mancanza di attenzione medica per le sue condizioni di salute deteriorate e dal crescente intorpidimento del lato sinistro del suo corpo.
Il suo ultimo sciopero della fame, per protestare contro il suo trasferimento alla prigione Rajaee Shahr nella città di Karaj, durò 52 giorni. Reza Shahabi è stato perseguito nuovamente nel gennaio del 2015 sulla base di accuse di "propagazione contro il sistema" - legata alla critica all'attacco delle forze di sicurezza del distretto di Evin 350 del 17 aprile 2014 e condannato ad un anno supplementare in carcere.
Condanniamo fermamente la ingiusta carcerazione di Reza Shahabi e denunciamo anche la continua persecuzione di attivisti sindacali in Iran, con numerosi arresti ingiustificati, una situazione molto grave e indegna che richiede libertà immediata e incondizionata per tutti loro. Non è ammissibile che una persona sia imprigionata a causa della lotta per i suoi diritti, per una dignitosa condizione di vita e per condizioni di lavoro migliori per i suoi colleghi di lavoro.
Questa azione repressiva è una grave violazione dei diritti umani e un'offesa intollerabile ai concetti base di civiltà e giustizia. Sappiamo peraltro che che la società di trasporti italiana “Ferrovie dello Stato Italiane” sta implementando la partnership economica con le imprese di trasporto iraniane “Islamic Republic of Iran Railways”, questo non è tollerabile nella attuale situazione di violazione dei diritti e repressione dei lavoratori iraniani, anche nel settore Trasporti.
È necessario evitare la collaborazione con le imprese iraniane fino alla liberazione di Reza Shahabi e di tutti i lavoratori ingiustamente imprigionati, altrimenti siamo pronti a dichiarare lo sciopero in Italia in tutte le società del gruppo FS. Chiediamo a ogni sindacato, organizzazioni politiche e partiti, organizzazioni sociali, in tutta Italia, di sostenere questo appello e di agire per ottenere la libertà di Reza Shahabi e di tutti gli altri attivisti di lavoro detenuti in Iran.
A causa di un grande stress fisico e di torture durante le interrogazioni, Reza Shahabi ha sofferto di dislocazione posteriore e del collo e ha dovuto andare sotto la chirurgia due volte ed ha anche sofferto di problemi cardiaci. Va notato che durante la sua lunga prigionia Reza Shahabi ha dovuto ricorrere allo sciopero della fame, quattro volte, per protestare contro la mancanza di attenzione medica per le sue condizioni di salute deteriorate e dal crescente intorpidimento del lato sinistro del suo corpo.
Il suo ultimo sciopero della fame, per protestare contro il suo trasferimento alla prigione Rajaee Shahr nella città di Karaj, durò 52 giorni. Reza Shahabi è stato perseguito nuovamente nel gennaio del 2015 sulla base di accuse di "propagazione contro il sistema" - legata alla critica all'attacco delle forze di sicurezza del distretto di Evin 350 del 17 aprile 2014 e condannato ad un anno supplementare in carcere.
Condanniamo fermamente la ingiusta carcerazione di Reza Shahabi e denunciamo anche la continua persecuzione di attivisti sindacali in Iran, con numerosi arresti ingiustificati, una situazione molto grave e indegna che richiede libertà immediata e incondizionata per tutti loro. Non è ammissibile che una persona sia imprigionata a causa della lotta per i suoi diritti, per una dignitosa condizione di vita e per condizioni di lavoro migliori per i suoi colleghi di lavoro.
Questa azione repressiva è una grave violazione dei diritti umani e un'offesa intollerabile ai concetti base di civiltà e giustizia. Sappiamo peraltro che che la società di trasporti italiana “Ferrovie dello Stato Italiane” sta implementando la partnership economica con le imprese di trasporto iraniane “Islamic Republic of Iran Railways”, questo non è tollerabile nella attuale situazione di violazione dei diritti e repressione dei lavoratori iraniani, anche nel settore Trasporti.
È necessario evitare la collaborazione con le imprese iraniane fino alla liberazione di Reza Shahabi e di tutti i lavoratori ingiustamente imprigionati, altrimenti siamo pronti a dichiarare lo sciopero in Italia in tutte le società del gruppo FS. Chiediamo a ogni sindacato, organizzazioni politiche e partiti, organizzazioni sociali, in tutta Italia, di sostenere questo appello e di agire per ottenere la libertà di Reza Shahabi e di tutti gli altri attivisti di lavoro detenuti in Iran.
ITALY, 1 OTTOBRE 2017
COORDINAMENTO
NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI 27 MARZO 2015
e-mail:autoferrotranvieriuniti@gmail.com
mercoledì 13 settembre 2017
LIVORNO NEL CUORE
Il Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015, è vicino a Livorno e a tutti i Livornesi, in questi momenti difficili , ci stringiamo con affetto alle famiglie che hanno perso i loro cari, invitiamo tutta la categoria autoferrotranvieri di sostenere la campagna LIVORNO NEL CUORE .
mercoledì 6 settembre 2017
APPELLO AUTOFERROTRANVIERI UNITI CI SIAMO SEMPRE PIU' FORTI SEMPRE PIU' DETERMINATI
CI SIAMO SEMPRE PIU' FORTI SEMPRE PIU' DETERMINATI

#https://www.facebook.com/groups/autoferrotranvieriuniti/
Roma 04 settembre 2017
Il COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI
si è riunito a Roma per analizzare e portare
avanti la mobilitazione contro la privatizzazione e in sostegno del trasporto
pubblico.
Sulla spinta e sull’esempio del grande successo dello sciopero generale dei trasporti del 16 giugno, il
presidio del 26 Giugno sotto ministero dei Trasporti altra grande vittoria
degli autoferrotranvieri, il Coordinamentoha lanciato un appello a tutte le organizzazioni sindacali di base perché si arriviad un percorso condiviso con l’obiettivo di proclamare uno sciopero generale
unitario di tutte le categorie superando quelle divisioni che, fino ad oggi, hanno indebolito notevolmente la forza delle mobilitazioni.
Queste le iniziative che il coordinamento ha preso l’impegno di organizzare e di portare a compimento in collaborazione con tutte quelle forze sindacali, comitati di cittadini e di lavoratori che hanno a cuore le sorti del trasporto pubblico:
ü Appoggio e sostegno allo sciopero ed eventuale
manifestazione dei lavoratori/trici di Alitalia promosso per il 2 ottobre 2017
ü Pieno sostegno alla manifestazione del 7 settembre dei
dipendenti Atac che dicono NO al concordato preventivo (anticamera del
fallimento) che avrà come conseguenza un taglio occupazionale e un abbattimento
del salario
ü Appoggio e sostegno allo sciopero indetto per il giorno 13
settembre 2017 dei lavoratori/trici di Busitalia Veneto
ü Preparare una base di documento per la ripubblicizzazione
del TPL e di una piattaforma contrattuale da condividere ed elaborare con
i lavoratori.
ü Promuove una giornata nazionale di informazione e volantinaggio all’utenza a favore della mobilità pubblica. Per questo si ritiene necessario un’alleanza con tutti quei comitati che sui territori sono attivi per la difesa del trasporto pubblico ed, insieme, organizzare campagne d’informazione con studenti delle scuole informazioni e incontri con i cittadini che troppo spesso subiscono disservizi causati dalla mala-gestione delle aziende e della politica (pronti a tutto per difendere gli interessi del capitale privato, neanche uno sforzo per tutelare utenti e lavoratori)
Vieni anche tu, partecipa alla lotta per il tuo futuro oramai NON HAI PIÙ ALIBI !!!
Cominciamo da subito a prendere consapevolezza di questa situazione.
Organizziamoci per difendere i diritti dei cittadini i salari e i posti di lavoro.
I lavoratori e i Sindacati di Base mobilitati per difendere il TPL, invitano lavoratori, cittadini,
associazioni, comitati e organizzazioni a partecipare

UNITI SI PUO’ UNITI SI
VINCE
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