martedì 17 ottobre 2017

TUTTI PER UNO , UNO PER TUTTI

IL COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI 



“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”

Come lavoratori che partecipano al percorso unitario di lotta del Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015, esprimiamo amarezza per la frammentazione che porterà anche i lavoratori dei trasporti a dividersi in due distinti, ravvicinati e concorrenti, scioperi generali del sindacalismo di base nelle prossime settimane, uno il 27 ottobre ed uno il 10 novembre.
Come coordinamento nazionale autoferrotranvieri avevamo chiesto un processo di collaborazione e coesione nel sindacalismo di base, già all'indomani dello sciopero dei trasporti e della logistica del 16 giugno 2017, a cui come coordinamento abbiamo partecipato aderendo all'appello dei lavoratori Alitalia e dando un apporto significativo alla giornata di sciopero; invece la disamina delle sigle ha generato per le prossime mobilitazioni, un epilogo opposto.
La riuscita degli scioperi del sindacalismo di base, che ad oggi è ancora lontano dall'essere maggioritario nel paese, passa per la unità delle forze e dal coinvolgimento anche di lavoratori non militanti e non sindacalizzati, che temiamo invece non capiranno la situazione creatasi.
La questione della rappresentanza che è oggi elemento di divisione nel sindacalismo di base, deve essere ripresa e discussa insieme, anche in vista delle proposte di legge che riporteranno tutti sullo stesso piano, per individuare contromisure comuni e strumenti nuovi.
Auspichiamo la migliore riuscita di entrambi gli scioperi che vedranno impegnati molti lavoratori di questo coordinamento e ci impegneremo perché passi un unico forte messaggio in difesa della libertà di sciopero e dei diritti dei lavoratori. Unire i lavoratori resta la nostra missione, pertanto continueremo a organizzarci insieme per difenderci dagli attacchi speculativi che stanno schiacciando i nostri diritti e il nostro futuro. Per questo come coordinamento e come lavoratori dei settori trasporti, appalti, logistica, attraverso le assemblee nei posti di lavoro e nei territori, perseguiremo la costruzione di mobilitazioni unitarie per la qualità del Ccnl, per la sicurezza del lavoro, per la tutela dei posti di lavoro e magari per uno sciopero nazionale unitario, già per la prossima primavera!!

Cominciamo da subito a prendere consapevolezza di questa situazione.
              Organizziamoci per difendere i diritti dei cittadini i salari e i posti di lavoro

 UNITI SI PUO' UNITI SI VINCE

Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015
Per Info e  Iniziative del coordinamento:
e-mail:autoferrotranvieriuniti@gmail.com



giovedì 12 ottobre 2017

TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI



L'immagine può contenere: spazio all'aperto



Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015
“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”



Come lavoratori che partecipano al percorso unitario di lotta del Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015, esprimiamo amarezza per la frammentazione che porterà anche i lavoratori dei trasporti a dividersi in due distinti, ravvicinati e concorrenti, scioperi generali del sindacalismo di base nelle prossime settimane, uno il 27 ottobre ed uno il 10 novembre.
Come coordinamento nazionale autoferrotranvieri avevamo chiesto un processo di collaborazione e coesione nel sindacalismo di base, già all'indomani dello sciopero dei trasporti e della logistica del 16 giugno 2017, a cui come coordinamento abbiamo partecipato aderendo all'appello dei lavoratori Alitalia e dando un apporto significativo alla giornata di sciopero; invece la disamina delle sigle ha generato per le prossime mobilitazioni, un epilogo opposto.
La riuscita degli scioperi del sindacalismo di base, che ad oggi è ancora lontano dall'essere maggioritario nel paese, passa per la unità delle forze e dal coinvolgimento anche di lavoratori non militanti e non sindacalizzati, che temiamo invece non capiranno la situazione creatasi.
La questione della rappresentanza che è oggi elemento di divisione nel sindacalismo di base, deve essere ripresa e discussa insieme, anche in vista delle proposte di legge che riporteranno tutti sullo stesso piano, per individuare contromisure comuni e strumenti nuovi.
Auspichiamo la migliore riuscita di entrambi gli scioperi che vedranno impegnati molti lavoratori di questo coordinamento e ci impegneremo perché passi un unico forte messaggio in difesa della
libertà di sciopero e dei diritti dei lavoratori.

Unire i lavoratori resta la nostra missione , pertanto continueremo a organizziamoci insieme per difenderci dagli attacchi speculativi che stanno schiacciando i nostri diritti e il nostro futuro. Per questo motivo come coordinamento e come lavoratori dei settori trasporti, appalti, logistica, attarverso le assemblee eni posti di lavoro e nei territori , perseguiremo la costruzione di mobilitazioni unitarie dei Ccnl, per la sicurezza del lavoro, per la tutela dei posti di lavoro e magari uno sciopero nazionale unitario, già per la prossima primavera!!


COMINCIAMO DA SUBITO A PRENDERE 
CONSAPEVOLEZZA DI QUESTA SITUAZIONE.

ORGANIZZIAMOCI PER DIFENDERE 
I DIRITTI DEI CITTADINI I SALARI E I POSTI DI LAVORO

Cominciamo da subito a prendere 
consapevolezza di questa situazione.

Organizziamoci per difendere i diritti dei cittadini 
i salari e i posti di lavoro.



UNITI SI PUO’ UNITI SI VINCE




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lunedì 9 ottobre 2017

COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI AL FIANCO DEI DIPENDENTI. ERICSSON , BANCA CARIGE, DEL ILVA, PERUGINA


 



COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI 
       AL FIANCO OPERAI DEL ILVA, DEI LAVORATORI DIPENDENTI ERICSSON , 
DIPENDENTI BANCA CARIGE 

                                                                   

Non c'è pace per i dipendenti lavoratori e operai  di Ilva salta il tavolo al ministero. Sciopero di 24 ore contro i 4mila esuberi: “Adesione totale in tutti gli stabilimenti”


Non c’è pace per i dipendenti Ericsson, l’azienda annuncia 600 esuberi: la protesta dei lavoratori davanti al ministero


Non c’è pace per i dipendenti  di Banca Carige 2017-2020 dove il piano industriale  prevede la riduzione di circa mille dipendenti e la chiusura di circa 120 filiali


Non c’è pace per i dipendenti della Perugina, i quali stanno un vero proprio incubo dal Giugno 2017 , quando la  Nestlè stessa conferma 340 dipendenti in esubero e   che guardano in faccia l'abisso.

 

Non c’è pace per gli italiani operai famiglie pensionati , con un governo dichiarato  illegittimo dalla sentenza della Cassazione sentenza n.1/2014 , che in queste ore trama altre mosse antidemocratiche presentando il  Rosatellum   al fianco di condannati indagati corrotti politica come Berlusconi, Verdini , non c’è pace per  questo paese. 

Lavoratori scesi in queste ore in sciopero a difesa dei loro diritti e ripetiamo diritti,   e mai ci sarà finché avremo a che fare con politici e padroni sindacati concertatavi come cgil cisl uil ugl  che non  solo non rispettano  gli accordi, ma né propongo peggiorativi dove una volta firmati viene cancellata anche la dignità dei lavoratori , cancellano diritti quando  già i lavoratori versano   lacrime e sangue.

 In queste aziende viene portato   avanti un attacco ai lavoratori come mai in precedenza, si fa ricadere sui lavoratori le responsabilità dei disastri politici di questi anni , come sempre si continua a chiedere a  lavoratori, e ai cittadini  continui sacrifici come se questi già non li stessero facendo.

 Una politica sempre più distante dagli interessi del Paese e dei cittadini , una politica sempre più corrotta attaccata ai propri interessi e agli interessi di questa Europa unita delle banche, non certo stiamo vivendo una vera Europa Unita dei popoli..

Non ci sarà mai pace per i lavoratori delle partecipate o dei servizi pubblici.Tutto sarà destinato a peggiorare a causa di un sistema economico liberista votato all'autodistruzione senza regole e senza rispetto degli esseri mani . Solo con una politica forte, unita e sociale politic nuovi e liberi da condanne o rinvii a giudizio ,  potrà traghettarci fuori da queste sabbie mobili, che tutto cannibalizza. Il Coordinamento 27 Marzo, da sempre è vicino a dipendenti e utenti, perché lontano dai privilegi di casta e formato esclusivamente da lavoratori ogni giorno sul campo, si stringe ai compagni in lotta, deprecando la voluta strategia divisiva dei sindacati concertativi (su tutti Cgil, Cisl e Uil) che continuano a mantenere le lotte divise per comparti, CON IL LORO MOTTO DIVIDE ET IMPERA. O meglio sarebbe dire "Dividi e uccidi".


                   Cominciamo da subito a prendere consapevolezza di questa situazione.
       Organizziamoci per difendere i diritti dei cittadini i salari e i posti di lavoro.
I lavoratori e i Sindacati di Base mobilitati per difendere lavoro e diritti
Il coordinamento sempre presente, si rende subito disponibile a  scendere in piazza ai 
cortei e  al fianco di tutti questi lavoratori e dei cittadini


UNITI SI PUO’ UNITI SI VINCE



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domenica 1 ottobre 2017

Reza Shahabi libero subito!

COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI 27 MARZO 2015


- LEADER OF THE ISLAMIC REPUBLIC
 AYATOLLAH SAYED‘ALI KHAMENEI

- PRESIDENT OF THE ISLAMIC REPUBLIC OF IRAN
HASSAN ROUHANI

- THE JUDICIARY OF THE ISLAMIC REPUBLIC OF IRAN – HIGH COUNCIL OF HUMAN RIGHTS

PERMANENT MISSION OF THE ISLAMIC REPUBLIC OF IRAN TO THE UNITED NATIONS

- TEHRAN JUDICIARY

- TEHRAN BUS COMPANY

- AL GRUPPO FSI S.P.A.
 Amministratore Delegato

- ITALIAN GOVERNMENT
 Italian Prime Minister

 Italian Foreign Minister

Italian Minister of Transport

 - ITALIAN PARLIAMENT Italian President of the Senate of the Republic segreteriagabinettopresidente@senato.it

Italian President of Chamber of Deputies
Cc:
info@workers-iran.org




Il Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 marzo 2015 è un coordinamento nazionale di lavoratori, che comprende numerosi sindacati italiani, del settore dei trasporti. Stiamo scrivendo per protestare contro la continua persecuzione di Reza Shahabi, membro del consiglio di amministrazione e tesoriere del sindacato dei lavoratori della società di lavoratori di autobus di Teheran, che è stato nuovamente incarcerato a partire dal 9 agosto 2017. Secondo l'ufficio del procuratore, come dichiarato dalla moglie di Reza Shahabi, Shahabi deve restare in carcere fino al 22 dicembre 2018. Reza Shahabi è stato già arrestato nel giugno 2010 mentre era in viaggio, guidando un autobus; fu violentemente aggredito in pubblico e incarcerato nel reparto della prigione di Evin 209. Dopo aver trascorso 19 mesi in isolamento, è stato condannato a sei anni di detenzione, con divieto di qualsiasi attività sindacale per cinque anni e una multa di sette milioni e mezzo. 

A causa di un grande stress fisico e di torture durante le interrogazioni, Reza Shahabi ha sofferto di dislocazione posteriore e del collo e ha dovuto andare sotto la chirurgia due volte ed ha anche sofferto di problemi cardiaci. Va notato che durante la sua lunga prigionia Reza Shahabi ha dovuto ricorrere allo sciopero della fame, quattro volte, per protestare contro la mancanza di attenzione medica per le sue condizioni di salute deteriorate e dal crescente intorpidimento del lato sinistro del suo corpo. 
Il suo ultimo sciopero della fame, per protestare contro il suo trasferimento alla prigione Rajaee Shahr nella città di Karaj, durò 52 giorni. Reza Shahabi è stato perseguito nuovamente nel gennaio del 2015 sulla base di accuse di "propagazione contro il sistema" - legata alla critica all'attacco delle forze di sicurezza del distretto di Evin 350 del 17 aprile 2014 e condannato ad un anno supplementare in carcere. 

Condanniamo fermamente la ingiusta carcerazione di Reza Shahabi e denunciamo anche la continua persecuzione di attivisti sindacali in Iran, con numerosi arresti ingiustificati, una situazione molto grave e indegna che richiede libertà immediata e incondizionata per tutti loro. Non è ammissibile che una persona sia imprigionata a causa della lotta per i suoi diritti, per una dignitosa condizione di vita e per condizioni di lavoro migliori per i suoi colleghi di lavoro. 
Questa azione repressiva è una grave violazione dei diritti umani e un'offesa intollerabile ai concetti base di civiltà e giustizia. Sappiamo peraltro che che la società di trasporti italiana “Ferrovie dello Stato Italiane” sta implementando la partnership economica con le imprese di trasporto iraniane “Islamic Republic of Iran Railways”, questo non è tollerabile nella attuale situazione di violazione dei diritti e repressione dei lavoratori iraniani, anche nel settore Trasporti. 

È necessario evitare la collaborazione con le imprese iraniane fino alla liberazione di Reza Shahabi e di tutti i lavoratori ingiustamente imprigionati, altrimenti siamo pronti a dichiarare lo sciopero in Italia in tutte le società del gruppo FS. Chiediamo a ogni sindacato, organizzazioni politiche e partiti, organizzazioni sociali, in tutta Italia, di sostenere questo appello e di agire per ottenere la libertà di Reza Shahabi e di tutti gli altri attivisti di lavoro detenuti in Iran.

ITALY, 1 OTTOBRE 2017

COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI 27 MARZO 2015

e-mail:autoferrotranvieriuniti@gmail.com